Normativa sulla Tracciabilità dei Rifiuti
Il 2025 segna un cambiamento cruciale nella digitalizzazione e gestione dei rifiuti in Italia. Con l’introduzione del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), il processo di controllo e monitoraggio diventa più trasparente, efficiente e semplice da gestire. Le aziende e gli enti coinvolti sono chiamati ad adeguarsi rapidamente, rispettando scadenze precise e adottando le nuove modalità operative, come la vidimazione digitale dei documenti ambientali.
Se la tua azienda deve iscriversi al RENTRI o aggiornare le proprie procedure, è fondamentale conoscere tutte le novità e tempistiche per evitare sanzioni e garantire la conformità normativa.
Il nostro team di esperti è pronto ad affiancarti per integrare RENTRI nel sistema aziendale in modo rapido e sicuro.
Cos’è il RENTRI e chi deve iscriversi
Il RENTRI nasce per sostituire il precedente SISTRI, abolito definitivamente dal 2019 a causa delle difficoltà riscontrate nella sua gestione. Regolamentato dal decreto interministeriale n. 59/2023, il RENTRI rappresenta un’evoluzione digitale e semplificata per il monitoraggio del ciclo dei rifiuti, in linea con il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006).
Il sistema si articola in due sezioni principali:
- Anagrafica: dati degli operatori e informazioni sulle autorizzazioni per la gestione rifiuti;
- Tracciabilità: dati relativi agli adempimenti ambientali, tra cui i registri di carico e scarico e i formulari di identificazione dei rifiuti (FIR).
Le scadenze: fasi e obblighi
Sono obbligati all’iscrizione:
- imprese e enti che trattano rifiuti, inclusi produttori di rifiuti pericolosi;
- trasportatori e commercianti di rifiuti pericolosi;
- consorzi per il recupero e riciclaggio di specifici rifiuti;
- imprese edili, agricole, estrattive;
- comuni e località montane.
L’entrata in vigore stabilisce scadenze graduali per i soggetti obbligati:
- 15 febbraio 2025: soggetti con più di 50 dipendenti
- 17 agosto 2025: soggetti con più di 10 e meno di 50 dipendenti
- 15 dicembre 2025: iscrizione per soggetti fino a 10 dipendenti
- 15 febbraio 2026: obbligo di gestione dei FIR in formato digitale e trasmissione dei dati al RENTRI per i soggetti iscritti fino a 10 dipendenti.
Sanzioni e conseguenze
La mancata o ritardata iscrizione al RENTRI comporta sanzioni da 1.000 a 3.000 euro per i rifiuti pericolosi. Inoltre, una gestione irregolare del registro di carico e scarico può portare a sanzioni elevate e, in casi gravi, alla sospensione dalla carica. Anche la mancata o irregolare tenuta dei FIR può comportare sanzioni penali, fino alla reclusione per i rifiuti pericolosi.
Novità sulla vidimazione dei documenti ambientali
Dal 13 febbraio 2025 cambiano le modalità di vidimazione:
- Vidimazione digitale dei FIR: non sarà più effettuata dalle Camere di Commercio ma tramite il portale RENTRI o software gestionali interoperabili.
- Registri di carico e scarico: obbligo di vidimazione con il nuovo modello previsto dal decreto, che sostituisce i modelli cartacei precedenti, anche se già vidimati. L’uso di modelli obsoleti richiede l’annullamento delle pagine.
Inoltre, dal 13 febbraio 2025 anche i soggetti obbligati a iscriversi in fasi successive dovranno utilizzare il nuovo modello cartaceo per la tenuta temporanea dei registri.
Come affrontare il RENTRI con Tikappapi
La complessità delle nuove regole richiede un partner affidabile e competente. Tikappapi mette a disposizione un Digital Hub dedicato per fornire tutte le informazioni necessarie, l’acquisto e la configurazione del software adatto, e le estensioni di servizio per la gestione completa del RENTRI.
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Ecco cosa puoi fare per la gestione RENTRI:
- Introduci il software di gestione ambientale, che sarà integrato al Digital Hub
- Abiliti il Digital Hub a trasmettere i documenti RENTRI
- Se non l’avevi introduci la Firma Elettronica Digitale integrata
- Se non l’avevi introduci la Conservazione Sostitutiva integrata
- Adegui la fascia di documenti previsti al Digital Hub
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